Tra le pratiche più comuni in odontoiatria vi è sicuramente l’estrazione del dente del giudizio, che richiede sempre e comunque molta attenzione e un approccio ben ponderato.
Noi di Studio Rao siamo promotori dell’odontoiatria conservativa, ma quando i denti del giudizio danno problemi, e accade frequentemente, attiviamo le nostre procedure volte all’estrazione in un’unica soluzione facendo ricorso all’ansiolisi, per evitare al paziente esperienze traumatiche.
Che cos’è il dente del giudizio e quanti sono
Il dente del giudizio, o terzo molare, erompe intorno ai 17 e i 25 anni di età, quindi più tardi rispetto agli altri denti permamenti. Per questo il nome dente del giudizio!
I terzi molari, noti anche come ottavi, si trovano ai lati della bocca, due nell’arcata superiore e due in quella inferiore, per un totale di quattro denti del giudizio.
Non è detto però che compaiano tutti e alcune persone possono averne 3, 2 , 1 o anche nessuno.
La forma e la funzione è la stessa degli altri molari, ma talvolta possono avere meno cuspidi, essere più piccoli e avere una forma più irregolare.
Questa variabilità è dovuta in parte allo spazio disponibile nella bocca al momento della loro eruzione e a fattori evolutivi soggettivi.
Quali sono i motivi comuni per cui è necessario togliere il dente del giudizio: sintomi e problematiche
Nel corso della vita i denti del giudizio possono dare problemi, soprattutto al momento della loro eruzione.
I sintomi e i problemi più comuni per cui è importante valutare l’estrazione dei denti sono:
- Impattamento, si verifica quando i denti del giudizio non erompono completamente o crescono inclinati. Il dente così incluso può causare dolore, infiammazione e infezioni.
- Dolore e infiammazione se non c’è spazio sufficiente nella bocca. In questo caso i denti del giudizio causano pressione, dolore e gonfiore nei tessuti circostanti.
- Difficoltà di pulizia a causa della loro posizione nel retro della bocca, che può portare a carie, malattie gengivali e alitosi.
- Danni agli altri denti se crescono in modo errato. I terzi molari possono spingere o danneggiare i denti adiacenti, causando malocclusione o problemi di allineamento.
- Pericoronarite è un’infezione che si verifica quando un dente del giudizio parzialmente erotto lascia uno spazio che può diventare un terreno fertile per i batteri, provocando dolore, gonfiore e talvolta difficoltà a masticare o aprire la bocca.
- Carie interprossimali causate dalla loro posizione e difficoltà di accesso, che rende i denti del giudizio più suscettibili alle carie, specialmente nelle zone tra i denti dove la pulizia è più difficoltosa.
La scelta di rimuovere il dente del giudizio può essere presa solo dopo un’attenta valutazione da parte del dentista, che considera la salute orale complessiva del paziente, l’età, la posizione dei denti del giudizio e i sintomi presenti.
Come in Studio Rao valutiamo la necessità di procedere all’estrazione del dente del giudizio
Il nostro team di medici dentisti valuta la necessità di procedere con l’estrazione dei denti del giudizio seguendo un processo accurato e dettagliato, volto a garantire il benessere e la salute orale dei pazienti.
Ecco i passaggi fondamentali di questo processo:
- Inizialmente, facciamo un’anamnesi approfondita per comprendere la storia clinica del paziente e i sintomi attuali. Chiediamo se è presente dolore e di quale intensità, se il paziente fa fatica a masticare o avverte qualsiasi altro disagio legato ai denti del giudizio.
- Terminata l’indagine iniziale procediamo con un esame clinico dettagliato per valutare lo stato di salute della bocca e la posizione dei denti del giudizio. L’odontoiatra verifica la presenza di gonfiore, rossore, infezione e valuta l’occlusione dentale e l’impatto dei denti del giudizio sui denti adiacenti.
- E ora arriva lo step fondamentale, ossia l’indagine attraverso radiografie digitali o CBCT (Cone Beam Computed Tomography) per ottenere immagini dettagliate tridimensionali della struttura ossea, della posizione dei denti del giudizio e delle loro radici. Queste immagini aiutano a identificare eventuali impattamenti, l’angolazione dei denti e le relazioni con i nervi e le strutture circostanti.
- Basandoci sui dati raccolti, valutiamo il rischio associato alla permanenza dei denti del giudizio rispetto ai benefici della loro rimozione. Consideriamo fattori come l’età del paziente, il potenziale per problemi futuri e la salute generale della bocca.
- A questo punto parliamo con il paziente e spieghiamo i possibili rischi e benefici dell’intervento, alternative disponibili, aspettative post-operatorie e costi.
Studio Rao si impegna a rispettare la scelta del paziente, supportandolo e rispondendo a tutte le domande per garantire che la decisione sia presa consapevolmente.
Per noi la trasparenza è fondamentale tanto quanto la terapia!
L’importanza dell’ansiolisi per il comfort del paziente nell’estrazione del dente del giudizio
L’ansiolisi è un approccio terapeutico che usiamo in Studio Rao per ridurre o eliminare la paura nei pazienti. Si può applicare in vari modi, come ti spieghiamo qui di seguito:
- Uso di farmaci ansiolitici per ridurre la tensione e l’ansia, somministrati per via orale, inalatoria o attraverso altre vie, a seconda del caso e della scelta del dentista.
- Un sedazione cosciente leggera che permette al paziente di rimanere sveglio e collaborativo, ma rilassato e meno consapevole dello stress legato alla procedura.
- Metodi non farmacologici come la respirazione profonda o la musica rilassante aiutano ad alleviare l’ansia senza l’uso di farmaci.
- L’ approccio empatico e rassicurante da parte del nostro team è molto importante e contribuisce a ridurre l’ansia del paziente.
L’ansiolisi è un aspetto molto importante dell’odonotiatria moderna, perché un paziente ansioso ha una maggiore sensibilità al dolore e una minore capacità di collaborare durante il trattamento.
Ridurre l’ansia migliora l’esperienza del paziente e facilita anche l’intervento del dentista e ne migliora l’esito.
Il benessere psicologico inoltre è importante nella ripresa post-operatoria, perché impatta sul tempo di guarigione e sulla riduzione del rischio di complicazioni.
Per questo motivo in Studio Rao l’ansiolisi è un elemento chiave per garantire trattamenti odontoiatrici di successo.
Come avviene l’estrazione del dente del giudizio: le fasi prima, durante e dopo
L’estrazione del dente del giudizio per quanto sia molto comune, deve seguire regole e step precisi e accurati per minimizzare il disagio e favorire una rapida guarigione, evitando ogni possibile rischio.
Prima dell’estrazione: come prepararsi al meglio all’estrazione del dente del giudizio
In Studio Rao effettuiamo un esame completo, che può includere radiografie o scan 3D per valutare la posizione del dente e pianificare l’estrazione.
Consideriamo la dimensione, la forma, la posizione del dente e la vicinanza ai nervi o ad altri denti. Il nostro team discute con il paziente il piano di trattamento, spiegando la procedura, i potenziali rischi e le istruzioni post-operatorie.
Questo è anche il momento per il paziente di esprimere dubbi o preoccupazioni. Se necessario, vengono prescritti antibiotici pre-operatori.
Inizia la procedura di estrazione: come avviene?
Durante l’estrazione l’area intorno al dente viene anestetizzata con anestesia locale per eliminare il dolore.
In alcuni casi, può essere utilizzata la sedazione o l’anestesia generale, a seconda della complessità del caso e dell’ansia del paziente.
Il dentista esegue l’incisione nella gengiva per esporre il dente e l’osso circostante, se necessario. Il dente può essere diviso in sezioni per un’estrazione più semplice se è particolarmente grande o se la sua posizione è complicata.
Dopo aver allentato il dente, viene delicatamente estratto dal suo alveolo. In caso di difficoltà, si possono rimuovere piccole porzioni dell’osso circostante.
L’area viene pulita per rimuovere eventuali frammenti di dente o osso, e se necessario la ferita viene suturata per favorire la guarigione.
Finita l’estrazione inizia la fase post-operatoria
Dopo l’estrazione forniamo istruzioni specifiche per il recupero, inclusi farmaci per il dolore e l’infiammazione, e consigli su dieta e igiene orale.
È importante seguire le indicazioni del dentista e presentarsi ai controlli post-operatori per monitorare la guarigione e rimuovere eventuali punti di sutura.
Cosa aspettarsi dopo l’estrazione: consigli e cura post-operatoria
Estrarre un dente è sempre e comunque un intervento chirurgico e come tale va affrontato anche nel post operatorio. Dopo l’estrazione di un dente del giudizio, è normale avvertire un certo disagio, gonfiore e talvolta vedere ecchimosi attorno all’area interessata.
I consigli del nostro team per un recupero veloce e senza problemi sono:
- Riposa ed evita attività fisiche intense per alcuni giorni dopo l’intervento per ridurre il sanguinamento e favorire la guarigione.
- In caso di dolore assumi analgesici quali ibuprofene.
- Applica un impacco freddo nelle 2/3 ore successive all’esterno della guancia così ridurrai il gonfiore e l’infiammazione.
- Evita di risciacquare vigorosamente per le prime 24 ore per non “disturbare” il coagulo di sangue nell’alveolo. Dopo questo periodo, inizia a risciacquare delicatamente con collutori specifici.
- Mangia cibi morbidi e freddi come yogurt, gelati, frullati e zuppe. Evita cibi piccanti, molto caldi o duri che irritano l’area di estrazione.
- Evita fumo e alcool, perché fumare ritarda il processo di guarigione e aumenta il rischio di complicazioni, come l’alveolite. L’alcool invece può interagire con i farmaci prescritti e ritardare la guarigione.
In caso di sanguinamento eccessivo, dolore intenso che non migliora con i farmaci, gonfiore che peggiora dopo alcuni giorni, o segni di infezione come febbre, pus o odore sgradevole, contatta immediatamente il dentista.
Rischi e complicanze da non sottovalutare quando si estrae un terzo molare
Non vogliamo spaventarti, ma fa parte dei doveri di un medico e rientra nel nostro impegno per la massima trasparenza, spiegare quali rischi e complicazioni sono legate all’estrazione del dente del giudizio:
- Alveolite (Dry Socket) è una delle complicazioni più comuni, che si verifica quando il coagulo di sangue nell’alveolo dopo l’estrazione non si forma correttamente, lasciando l’osso esposto all’aria, al cibo e ai batteri. Questo può causare dolore intenso e ritardare il processo di guarigione.
- Anche se rare, possono verificarsi infezioni, specialmente se l’igiene orale non è adeguata dopo l’intervento. I sintomi includono rossore, gonfiore, dolore, riduzione della capacità di aprire la bocca ( trisma), pus e febbre.
- Durante l’estrazione può verificarsi un danno ai denti vicini, specialmente se l’estrazione è complicata.
- Sebbene raro, durante l’estrazione di un dente del giudizio inferiore, può avvenire un danno al nervo alveolare inferiore, causando intorpidimento o formicolio a labbra, lingua o guancia. Questo effetto è generalmente temporaneo, ma in casi rari può essere permanente.
- Un sanguinamento eccessivo o prolungato necessita di ulteriore attenzione medica.
- Difficoltà nell’aprire la bocca a causa del gonfiore o della tensione muscolare dopo l’intervento.
- Reazioni all’anestesia, sono molto rare ma non impossibili.
Parliamo di costi: qual è l’investimento necessario per togliere un molare del giudizio
Quando si parla di costi in odontoiatria le variabili sono sempre molte. Il prezzo per l’estrazione di un dente del giudizio, per esempio, dipende dalla complessità dell’intervento e se viene eseguito in anestesia locale o generale.
Supponiamo che il dente del giudizio sia incluso e non completamento erotto o posizionato in una posizione complessa e anomala, il costo dell’intervento in questo caso sarà maggiore.
Se disponi di un’assicurazione odontoiatrica o di un piano sanitario che copre le cure odontoiatriche, una parte del costo può essere rimborsata.
Generalmente i costi variano da circa 250 a 600 euro o più per dente, a seconda di tutti questi fattori. La cosa migliore è richiedere un preventivo dettagliato per avere un’idea chiara dei costi totali previsti.
Domande frequenti
I denti del giudizio vanno sempre tolti?
Assolutamente no, i denti del giudizio non vanno sempre rimossi. L’estrazione dei denti del giudizio va considerata caso per caso.
Non ha alcun senso toglierli se sono completamente erotti, sani e non causano dolore o problemi dentali, se sono allineati correttamente e non interferiscono con i denti adiacenti o la masticazione e il paziente riesce a pulirli correttamente.
Quanto è doloroso togliere i denti del giudizio?
Il modo in cui un paziente percepisce il dolore di un trattamento odontoiatrico è del tutto soggettivo. Tuttavia, grazie alle tecniche moderne di anestesia e sedazione, la maggior parte dei pazienti sperimenta poco o nessun dolore durante l’intervento.
Il disagio post-operatorio è comune una volta che l’effetto dell’anestesia diminuisce. Il picco del dolore si verifica solitamente nelle prime 24-48 ore e può essere tranquillamente gestito con farmaci antidolorifici prescritti o consigliati dal dentista.
Qual è il dente del giudizio più doloroso da togliere quello sopra o quello sotto?
I denti del giudizio inferiori, specialmente se impattati, sono spesso più difficili da estrarre rispetto a quelli superiori, a causa della loro posizione e della densità dell’osso mandibolare.
Quali conseguenze posso avere se non tolgo il dente del giudizio?
Se il medico dentista ha stabilito che è necessario rimuovere un dente del giudizio, non farlo può avere serie conseguenze, come disagio continuo ed episodi ricorrenti di dolore, infezioni o problemi di allineamento, carie, sviluppo di cisti odontogene, malattia gengivale e alitosi.
I denti del giudizio possono anche causare problemi ai denti vicini, sviluppare cisti o ascessi, danneggiare l’osso mascellare e i tessuti circostanti.
Non dimenticare che la pressione esercitata da un dente del giudizio può portare a problemi di malocclusione, influenzare l’allineamento generale dei denti e la masticazione.
Dopo quanto tempo posso mangiare dopo l’intervento di estrazione del dente del giudizio?
Meglio aspettare qualche ora dopo l’estrazione del dente del giudizio prima di mangiare. Si possono poi consumare cibi morbidi e freddi, come gelati, yogurt, frullati o zuppe. Evita cibi caldi, speziati, croccanti o difficili da masticare nelle prime 24-48 ore.
Conclusioni
L’estrazione del dente del giudizio è un intervento di chirurgia orale molto comune, necessario per vari motivi, tra cui inclusione, dolore, rischio di infezione o problemi di allineamento.
Noi di Studio Rao promuoviamo l’Endodonzia e la Conservativa, ma in caso di necessità appurata dopo un’anamnesi e indagini mirate, consigliamo ai nostri pazienti l’estrazione del terzo molare problematico.
In caso di paziente con odontofobia applichiamo l’ansiolisi e riduciamo al minimo lo stress e la paura dell’intervento.
Se hai problemi con uno o più denti del giudizio, contattaci e prenota un appuntamento. La tua salute orale è una priorità!