Studio Rao, è il tuo punto di riferimento per l’implantologia dentale.
Con oltre 30 anni di esperienza, siamo riconosciuti per la nostra affidabilità e competenza nel campo odontoiatrico.
Il nostro team di specialisti, costantemente aggiornato sulle ultime novità e tecniche, si impegna a fornire cure di massima qualità per la salute e l’ estetica del tuo sorriso.
Utilizziamo strumenti di precisione e tecnologie all’avanguardia, tra le migliori disponibili a livello mondiale, per garantire risultati eccellenti e duraturi.
Ogni trattamento è personalizzato, per soddisfare le esigenze uniche di ciascun paziente, assicurando un’esperienza confortevole e risultati ottimali.
Affidaci il tuo sorriso, siamo qui per prenderci cura di te con professionalità e attenzione ai dettagli.
Che cos’è l’implantologia dentale e quando si utilizza
L’implantologia dentale, è una branca avanzata dell’odontoiatria. Si occupa della sostituzione dei denti mancanti, mediante impianti.
Gli impianti sono piccole viti, generalmente in titanio, inserite attraverso la chirurgia dentale nell’osso mascellare, o mandibolare, per sostituire la radice del dente mancante.
Su questi impianti si ancorano poi corone o protesi, che simulano l’aspetto e la funzione dei denti naturali.
Questa tecnica offre numerosi vantaggi rispetto alle soluzioni tradizionali, come ponti o dentiere.
Gli impianti dentali sono una soluzione stabile e duratura, migliorano la masticazione, l’estetica e la salute orale.
Inoltre, gli impianti aiutano a preservare l’osso mascellare, prevenendo la sua degenerazione, un problema comune dopo la perdita dei denti.
Se hai denti mancanti o protesi che non ti soddisfano, l’implantologia dentale potrebbe essere la soluzione ideale.
Ti invitiamo a contattare il nostro studio per fissare un appuntamento.
I nostri dentisti sono pronti a valutare il tuo caso e a proporti le migliori soluzioni, per restituire funzionalità ed estetica al tuo sorriso.
Che differenza c’è tra protesi e impianto?
La differenza principale tra una protesi dentale e un impianto, è che la protesi è un dispositivo usato per sostituire i denti mancanti, può essere rimovibile o fissa e si appoggia sulla gengiva o sui denti rimanenti.
Invece, l’impianto dentale, è una vite inserita nell’osso mascellare, che funge da radice artificiale per un dente.
Sull’impianto si monta una corona, che sostituisce il dente mancante.
Gli impianti sono fissi e integrati nell’osso, e offrono una soluzione più stabile e a lungo termine.
Chirurgia implantare tradizionale ieri e oggi
La chirurgia implantare tradizionale, che si basa sull’uso di impianti in titanio inseriti nell’osso mascellare, rappresenta una pietra miliare nell’odontoiatria moderna.
Questa tecnica, è ancora ampiamente utilizzata per la sua affidabilità e i risultati duraturi che offre.
La chirurgia tradizionale, è particolarmente indicata in casi dove è necessario un tempo di guarigione più lungo, per assicurare una corretta osteointegrazione, soprattutto in pazienti con condizioni di salute specifiche, o con requisiti anatomici particolari.
Sebbene siano emerse nuove tecniche meno invasive, la chirurgia implantare tradizionale rimane una scelta fondamentale per molti trattamenti dentali, grazie alla sua comprovata efficacia e sicurezza.
Come si posizionano gli impianti con la chirurgia tradizionale
Inizialmente, nel corso del primo intervento, posizioniamo gli impianti dentali sia nella mandibola che nella mascella, seguendo una tecnica analoga.
Dopo un periodo di guarigione di tre o quattro mesi per la mandibola e sei mesi per la mascella, riapriamo il sito chirurgico per rimuovere la vite temporanea dall’impianto, sostituendola con un tappino che emerge dai tessuti gengivali.
Questo richiede un ulteriore, seppure minore, intervento chirurgico, incluso la rimozione dei punti di sutura dopo circa una settimana.
Una volta che la gengiva è guarita, il tappino può essere rimosso senza dolore, permettendoci di procedere con i passaggi successivi per l’inserimento dei denti, prima provvisori e poi definitivi.
Il primo passo in questo processo, include l’avvitamento di un dispositivo di trasferimento, noto come transfert, che ci aiuta a determinare la posizione esatta dell’impianto.
Viene effettuata una radiografia endorale, per assicurare che il transfert sia completamente avvitato all’impianto.
Questo passaggio è fondamentale per garantire che i denti siano perfettamente adattati.
Con l’avvento delle tecnologie moderne, il processo di presa dell’impronta è diventato digitale, riducendo notevolmente il disagio per il paziente e velocizzando i tempi di trattamento.
Sebbene negli ultimi anni abbiamo adottato tecniche più innovative, che permettono l’inserimento di impianti in un’unica seduta, continuiamo a utilizzare la chirurgia implantare tradizionale in casi specifici, dove le condizioni di salute del paziente la rendono la scelta più sicura.
È fondamentale, in ogni caso, valutare attentamente la storia clinica del paziente, per scegliere la tecnica più adatta, considerando sia le condizioni generali di salute, sia quelle specifiche del cavo orale.
Che cos’è l’implantologia a carico immediato?
Nel 1965, mentre il prof. Per-Ingvar Brånemark compiva scoperte fondamentali in tecniche di implantologia dentale, alcuni dentisti italiani, tra cui Formiggini, Tramonte, Pierazzini, Moldani e Pasqualini, condividevano in un congresso le loro esperienze cliniche sugli impianti dentali, anticipando concetti come gli impianti a carico immediato.
Oggi, grazie alla ricerca nell’ambito dell’implantologia, i pazienti beneficiano di trattamenti implantari più semplici e confortevoli, con ridotti tempi di guarigione.
Per il carico immediato, utilizziamo tecnologie avanzate per analizzare la densità ossea e valutare la stabilità dell’impianto, basandoci su parametri come il torque di inserzione e l’ISQ.
Questi dati ci permettono di decidere quando un impianto può essere caricato immediatamente.
In tali casi, collaboriamo strettamente con laboratori odontotecnici, per completare il trattamento protesico, permettendo ai pazienti di lasciare lo studio con i nuovi denti già posizionati.
È fondamentale educare i pazienti su come gestire la protesi nel primo mese, iniziando con cibi morbidi e progredendo gradualmente verso una dieta normale.
Questo processo è paragonabile alla guarigione di una frattura, dove l’immobilità iniziale è essenziale per una corretta guarigione.
Rivoluzione implantare: i vantaggi della chirurgia computer guidata statica
La chirurgia computer guidata statica, rappresenta una soluzione avanzata per ottenere un sorriso più sano e radioso.
Questo metodo impiega la tecnologia computerizzata, per pianificare e guidare con precisione la chirurgia implantare, garantendo l’inserimento ottimale degli impianti dentali.
La chirurgia assistita da computer, si distingue per la sua precisione eccezionale.
Utilizzando immagini 3D dettagliate della bocca, siamo in grado di prevedere con esattezza la posizione degli impianti, ottimizzando l’efficacia dell’intervento.
Questo approccio riduce i tempi di recupero, minimizza l’invasività e aumenta la sicurezza del trattamento.
Oltre a garantire un intervento chirurgico preciso, questa tecnologia limita il rischio di complicazioni e permette una pianificazione accurata, eliminando sorprese indesiderate.
Con la chirurgia computer guidata, offriamo un’esperienza odontoiatrica all’avanguardia che coniuga precisione, sicurezza e comfort per il paziente.
Chirurgia implantare computer guidata dinamica: nuove frontiere
La chirurgia implantare computer guidata dinamica, è una tecnologia avanzata nel campo dell’implantologia.
A differenza della chirurgia guidata statica, che si basa su guide chirurgiche pre-fabbricate, la chirurgia guidata dinamica, utilizza un sistema di navigazione in tempo reale durante l’intervento.
Questo permette al chirurgo di visualizzare la posizione degli impianti dentali direttamente su uno schermo, consentendo così aggiustamenti in tempo reale e una maggiore flessibilità durante la procedura.
Grazie a questa tecnologia, gli interventi sono estremamente precisi, sicuri e personalizzati, riducendo il rischio di errori e migliorando i risultati clinici.
Mini impianti: una svolta per i pazienti con ridotta densità ossea
In alcune situazioni, l’osso destinato a ricevere gli impianti dentali può non essere sufficientemente spesso.
Grazie agli esami radiografici tridimensionali (CBCT), possiamo misurare con precisione i volumi ossei.
Se lo spessore osseo è inadeguato per impianti standard, con diametri generalmente superiori a 3,5 mm, possiamo optare per l’incremento chirurgico del volume osseo, o per l’uso di impianti a diametro ridotto.
In particolare, siamo specializzati nell’uso di mini impianti, dal diametro esterno di soli 2,6 mm, ideali in casi di spazi ossei limitati.
Questi mini impianti, inizialmente usati per stabilizzare protesi totali, hanno dimostrato eccellente capacità di osteointegrazione, potendo così supportare denti fissi.
Nel nostro studio, rappresentano la scelta preferenziale in casi di monoedentulia, soprattutto quando lo spazio disponibile è superiore a 12 mm.
L’uso di un singolo impianto di diametro maggiore, può portare a rischi quali perdita ossea per sovraccarico o a seguito di infezioni o a svitamento della vite di connessione.
Per evitare questi problemi, utilizziamo due mini impianti monoblocco, che imitano le radici naturali dei molari, garantendo maggiore stabilità e riducendo il rischio di inconvenienti per il paziente.
All-on-4: come trasformiamo il tuo sorriso con quattro impianti
Ricostruire una dentatura fissa in chi ha perso o sta per perdere tutti i suoi denti naturali utilizzando solo 4 impianti opportunamente posizionati è una tecnica nota al pubblico come all-on-four cioè tutto su 4 impianti.
Per anni, il protocollo chirurgico-protesico All-on-4®, è stato sottovalutato e criticato da chi ne ignorava i fondamenti biomeccanici.
Tuttavia, molti odontoiatri hanno iniziato a riconoscere il suo valore, anche senza una piena comprensione del protocollo, vedendolo come un’opportunità remunerativa.
La realizzazione corretta di questo protocollo, richiede però studio approfondito, conoscenze avanzate e capacità chirurgiche di alto livello, specialmente nei casi più complessi per garantire una funzione e una salute stabile nel tempo.
Il protocollo All-on-4®, ideato per superare i limiti del Toronto Bridge del Prof. Branemark, rappresenta da oltre vent’anni una soluzione efficace per pazienti con atrofie mascellari gravi, offrendo risultati funzionali ed estetici di lunga durata.
Nonostante la complessità tecnica, biomeccanica e scientifica, i nostri corsi ufficiali Nobelbiocare, tenuti dal Tilted Implants Group Italiano, offrono una formazione completa ai colleghi che desiderano specializzarsi in questa tecnica.
Nei nostri centri “Excellence All-on-4®”, seguiamo ogni fase del trattamento, garantendo ai pazienti soluzioni rapide ed efficaci, anche in casi di osso limitato.
L’intervento è eseguito in sedazione cosciente, così riusciamo ad eliminare la comprensibile paura provata dal paziente.
Il trattamento assicura un immediato recupero estetico e funzionale, permettendo ai pazienti di godere di una gustosa cena, lo stesso giorno dell’intervento.
Apprezzano inoltre, l’assenza di disturbi durante e dopo la chirurgia.
Dopo un periodo iniziale di adattamento alimentare, procediamo alla realizzazione dei ponti definitivi, trattando ogni caso come una vera opera d’arte odontoiatrica.
In modo particolare, la nostra tecnica per le corone singole in ceramica, frutto di anni di studio e sperimentazione, rappresenta oggi lo standard d’oro nella riabilitazione implanto-protesica.
Toronto Bridge: un passo avanti nell’implantologia moderna
Il termine Protesi di Toronto o Toronto Bridge, è diventato di uso comune tra i dentisti e anche tra alcuni pazienti informati.
Questa protesi fissa, adatta per un’intera arcata dentale sia superiore che inferiore, si basa sull’uso di impianti variabili, da un minimo di quattro (come nel caso dell’All-on-4) fino a sei.
Caratteristica distintiva di questa protesi, introdotta per la prima volta a Toronto nel 1982, è la sua versatilità e adattabilità.
Molto spesso, chi ha perso tutti i denti sperimenta un riassorbimento dell’osso alveolare, rendendo i denti ricostruiti esteticamente lunghi e poco armoniosi.
La Protesi di Toronto, con la sua parte rosa simile alla gengiva, dona un aspetto naturale al sorriso, evitando un effetto innaturale e poco gradevole.
Offriamo questa soluzione di alta qualità ai nostri pazienti, garantendo resistenza, durata e bellezza estetica.
Grazie alle moderne tecniche chirurgiche, l’intervento è veloce, poco invasivo e alla portata di tutti.
È gratificante vedere i pazienti lasciare il nostro studio lo stesso giorno con denti fissi, dimenticando così la loro vecchia protesi dentaria mobile.
Perimplantite: una sfida nell’implantologia
In pazienti con predisposizione alle malattie parodontali, o con cattive abitudini igieniche, alimentari e di stile di vita, gli impianti dentali possono essere soggetti a malattie cosi come succede ai denti naturali.
L’osso e i tessuti gengivali circostanti l’impianto possono infiammarsi, creando tasche ossee e causando sanguinamento al minimo contatto.
È importante educare i pazienti a una corretta igiene orale domiciliare e a effettuare controlli periodici personalizzati, per intercettare tempestivamente eventuali riassorbimenti ossei perimplantari.
In casi avanzati, si ricorre a trattamenti di disinfezione periimplantare come laser terapia, terapia fotodinamica, e l’uso di probiotici e prebiotici.
In situazioni estreme e irrecuperabili, può essere necessaria la rimozione degli impianti.
Terapie innovative per il trattamento della perimplantite
Le terapie innovative per il trattamento della perimplantite, includono diversi approcci volti a contrastare questa problematica, che può compromettere la salute e la stabilità degli impianti dentali.
Le strategie terapeutiche si possono dividere in non chirurgiche e chirurgiche.
1.Trattamenti non chirurgici
Include metodi di decontaminazione superficiale dell’impianto, come l’uso di laser a diodi, ultrasuoni, e strumenti in materiali non metallici, per non danneggiare la superficie dell’impianto.
2.Trattamenti chirurgici
Questi interventi mirano a rimuovere il tessuto infetto, rigenerare l’osso perduto e ripristinare il tessuto gengivale sano.
Tecniche come la rigenerazione ossea guidata (GBR) e l’innesto osseo sono molto comuni.
3.Terapia antibiotica
Spesso utilizzata in combinazione con i metodi sopra citati, la terapia antibiotica aiuta a controllare l’infezione.
4.Uso di biomateriali
Sono in fase di studio materiali innovativi, che possono promuovere la rigenerazione ossea e combattere l’infezione.
5.Terapie Laser
L’uso di laser specifici, può aiutare nella riduzione dell’infiammazione e nella sterilizzazione dell’area attorno all’impianto.
L’approccio terapeutico, dipende dalla severità della perimplantite e dalle condizioni generali del paziente.
Una diagnosi accurata, e un trattamento personalizzato, sono fondamentali per il successo della terapia.
Come avviene in linea generale l’intervento di implantologia
L’intervento di implantologia prevede alcune fasi che ti elenchiamo qui sotto:
- Valutazione iniziale: valutiamo la salute orale del paziente e la quantità di osso disponibile tramite radiografie o scansione 3D. Istruiamo e motiviamo il paziente che impara a mantenere pulite le superfici dei suoi denti e degli impianti che riceverà.
- Inserimento dell’impianto: in anestesia locale, si inserisce l’impianto (una vite in titanio) nell’osso mascellare. Questa fase può richiedere anche interventi aggiuntivi, come l’innesto osseo, se l’osso non è sufficiente.
- Guarigione e osteointegrazione: l’impianto deve integrarsi con l’osso, un processo che può durare alcuni mesi.
- Posizionamento dell’abutment: una volta guarito, si posiziona l’abutment, che collega l’impianto alla corona dentale.
- Collocamento della corona: infine, si applica la corona, personalizzata per adattarsi al sorriso e alla morfologia del paziente.
Queste sopra sono linee generali per un intervento di implantologia, ma è importante sottolineare che ogni tipologia di impianto può prevedere step diversi.
Il processo può variare in base alle specifiche esigenze del paziente, alla tipologia di impianto scelta, e alle condizioni cliniche individuali.
Pertanto, personalizzeremo il piano di trattamento, in base alla tua situazione specifica.
Alcuni rischi legati all’implantologia dentaria
Gli impianti dentali sono generalmente sicuri, ma vanno considerati alcuni rischi potenziali anche se molto rari.
Si può verificare un’infezione attorno all’impianto, e durante l’inserimento, potrebbero esserci danni ai denti vicini.
In alcuni casi, il danno ai nervi può causare dolore, intorpidimento o formicolio.
Per gli impianti nella mascella superiore, c’è il rischio di problemi ai seni paranasali.
Inoltre, sebbene sia raro, l’osso potrebbe non integrare correttamente l’impianto.
È importante discutere di questi potenziali rischi con il dentista, prima dell’intervento e nello studio Rao questo viene sempre fatto in modo semplice,esaustivo e chiaro.
Rimozione dell’impianto: procedure e tecniche avanzate
Gli impianti dentali possono fallire per vari motivi.
Uno dei più comuni è la perimplantite, un’infiammazione dei tessuti di sostegno.
Altri problemi meccanici includono il continuo svitamento del moncone, la mobilità o la frattura della vite implantare, che possono richiedere la rimozione dell’impianto.
Questa procedura necessita di attenzione, specialmente quando l’impianto è ben integrato nell’osso.
Utilizziamo carotatrici per rimuovere una porzione di osso intorno all’impianto.
Nei casi di perimplantite avanzata, dove l’impianto è già mobile, è fondamentale rimuovere il tessuto infiammato.
Nel nostro studio, adoperiamo frese speciali per queste situazioni, e abbiamo esperienza anche nella rimozione di impianti finiti nel seno mascellare.
Per ogni situazione, troviamo la soluzione adeguata, rispettando l’anatomia e la funzionalità del paziente.
Esistono limiti di età per gli impianti dentali?
Nell’implantologia non esistono limiti di età rigidi.
L’aspetto più importante, è la salute generale del paziente e la qualità dell’osso mascellare.
Nei giovani, gli impianti solitamente non vengono posizionati fino a quando la crescita ossea è completata, mentre negli anziani, la condizione di salute generale e la densità ossea, sono fattori determinanti.
Quindi, sia i giovani, dopo che hanno terminato di crescere, che gli anziani possono essere candidati per gli impianti, purché soddisfino i requisiti di salute e di qualità ossea necessari.