Il sorriso gengivale, conosciuto anche come gummy smile, può creare disagio e imbarazzo nelle persone. Quando le gengive sono troppo esposte rispetto ai denti, l’aspetto complessivo del volto risulta sproporzionato e chi ne soffre spesso si sente a disagio.
In questo articolo vedremo cos’è il sorriso gengivale, le sue cause più comuni e i sintomi che lo accompagnano. Approfondiremo inoltre come correggere il sorriso gengivale attraverso trattamenti non invasivi, soluzioni chirurgiche e metodi combinati. L’obiettivo è dare informazioni chiare, consigli pratici ed esempi reali, così da ritrovare sicurezza e armonia estetica senza ansia o dubbi.
Cos’è il sorriso gengivale o gummy smile e perché compare
Il termine sorriso gengivale indica un inestetismo in cui la gengiva si mostra in eccesso rispetto ai denti. Quando la quantità di tessuto gengivale esposta supera i 3–4 mm, il sorriso viene percepito come gummy o troppo rosa rispetto al bianco dei denti.
Dal punto di vista estetico, non si tratta di una patologia grave ma di una condizione che può incidere sulla fiducia in sé stessi. La persona spesso si sente poco sicura e tende a sorridere meno o a coprirsi la bocca.
Le cause del sorriso gengivale
Il sorriso gengivale può dipendere da diversi fattori. Le cause più comuni sono:
- Denti corti o parzialmente erotti, che non emergono del tutto dalla gengiva.
- Iperplasia gengivale, cioè un eccesso di tessuto gengivale che copre parte della corona dentale.
- Iperattività del labbro superiore, che si solleva troppo quando sorridiamo a causa dell’attività dei muscoli.
- Problemi scheletrici, come una mascella prominente o un eccesso verticale dell’osso mascellare.
- Trattamenti ortodontici incompleti o mal posizionamento dentale, che alterano la proporzione tra dentatura e gengiva.
Capire la causa è fondamentale perché ogni condizione richiede un approccio terapeutico diverso.
Quando il sorriso gengivale diventa un problema
Non sempre il sorriso gengivale è vissuto come un difetto. In molti casi diventa un problema quando la presenza di gengiva esposta causa imbarazzo, ansia o difficoltà a sorridere liberamente. Alcuni pazienti, ad esempio, riferiscono di evitare foto di gruppo o di modificare le espressioni del volto per nascondere l’inestetismo.
Come avviene la diagnosi del sorriso gengivale
Il dentista valuta diversi elementi per stabilire la natura del sorriso gengivale:
- Analisi clinica e fotografie del sorriso.
- Valutazione della proporzione gengiva/denti (rosa e bianco).
- Radiografie o TAC Cone Beam per studiare osso e dentatura.
Questi esami permettono di capire se si tratta di un problema gengivale, muscolare o scheletrico e di impostare il trattamento corretto.
Come correggere il sorriso gengivale
Le soluzioni per correggere il sorriso gengivale dipendono dalla causa e dal grado di esposizione gengivale. Il trattamento può prevedere una singola tecnica o un approccio combinato, con un completamento graduale che porta al risultato estetico desiderato.
Soluzioni non invasive: quando basta un piccolo ritocco
In alcuni casi il sorriso gengivale può essere corretto con metodi semplici e poco invasivi:
- Tossina botulinica (botox): rilassa i muscoli responsabili del sollevamento del labbro superiore.
- Filler labiali: aumentano leggermente il volume del labbro, riducendo l’esposizione gengivale.
- Ortodonzia: spostando i denti, si può migliorare la proporzione rosa/bianco.
Questi trattamenti hanno risultati naturali, ma richiedono mantenimento nel tempo.
Soluzioni chirurgiche: quando serve un intervento più strutturato
Se l’inestetismo è marcato, la chirurgia offre rimedi più stabili:
- Gengivectomia: rimozione dell’eccesso di tessuto gengivale.
- Chirurgia maxillo facciale: nei casi scheletrici, si corregge l’osso della mascella.
- Interventi combinati: quando il problema coinvolge sia gengiva, sia labbro, sia dentatura.
Anche se la parola chirurgia può spaventare, nella maggior parte dei casi si tratta di procedure sicure e ben tollerate dai pazienti.
Prima e dopo: cosa aspettarsi dai trattamenti
Il cambiamento estetico può essere notevole: meno gengiva visibile, denti più proporzionati e un sorriso armonioso. Nei trattamenti con botox o filler i risultati compaiono in pochi giorni, mentre gli interventi chirurgici richiedono un tempo di guarigione più lungo ma offrono stabilità nel tempo.

Caso pratico
Anna, 32 anni, si è rivolta a noi di Studio Rao perché provava imbarazzo ogni volta che sorrideva. Dopo una valutazione, abbiamo optato per la tossina botulinica. In due settimane l’esposizione gengivale si è ridotta sensibilmente e Anna ha ritrovato sicurezza nelle sue espressioni quotidiane. Questo esempio dimostra che anche piccoli trattamenti possono avere un grande impatto sulla qualità della vita.
Errori da evitare
- Pensare che il problema passi da solo: senza diagnosi, il disagio resta.
- Affidarsi a soluzioni casalinghe o fai-da-te.
- Sottovalutare la consulenza di uno specialista: solo un dentista o un chirurgo maxillo-facciale può proporre il trattamento corretto.
Quanto durano i risultati e quali aspettative avere
Un trattamento con tossina botulinica ha una durata media di 4–6 mesi, mentre la chirurgia gengivale o maxillo facciale dà risultati permanenti. È importante che il paziente abbia aspettative realistiche: l’obiettivo non è solo ridurre la gengiva visibile, ma ottenere un sorriso armonico e proporzionato.
Prevenzione e cura quotidiana per la salute delle gengive
Anche se non sempre è possibile prevenire il sorriso gengivale, prendersi cura della salute delle gengive è fondamentale. Una buona igiene orale, controlli regolari dal dentista e attenzione all’equilibrio tra parte rosa e parte bianca del sorriso aiutano a mantenere un aspetto armonico.
Connessione con la salute generale
Il sorriso gengivale non è solo una questione estetica. Può essere legato a patologie come parodontite o malocclusioni scheletriche. In questi casi, correggere il sorriso significa migliorare anche la funzionalità della bocca e il benessere generale del corpo.
Domande frequenti
Il sorriso gengivale si può correggere senza chirurgia?
Sì, in molti casi basta il botox o un piccolo intervento di contouring gengivale.
Quanto costa correggere un sorriso gengivale?
Dipende dalla causa e dal trattamento. Un ritocco con botox è molto diverso da una chirurgia maxillo-facciale. Chiedi sempre un preventivo accurato.
Il botox è una soluzione definitiva?
No, ma è efficace e sicuro: basta ripetere il trattamento.
Dopo la correzione ci sono rischi di recidiva?
Nelle soluzioni non definitive sì, ma con i trattamenti chirurgici strutturati il problema viene risolto in modo permanente.
Conclusioni
Il gummy smile non è solo un dettaglio estetico, ma un inestetismo che può influenzare il modo in cui una persona vive le proprie relazioni. Oggi esistono diversi trattamenti, dai rimedi non invasivi agli interventi chirurgici, che permettono di correggere il sorriso gengivale e ritrovare sicurezza.
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