La salute delle gengive è importante non solo per il benessere orale, ma anche per prevenire problematiche che possono influire sull’intero organismo.
Gengive sane proteggono i denti, il tessuto osseo e sono la barriera contro infezioni che potrebbero estendersi al resto del corpo.
Secondo i dati della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), in Italia circa 20 milioni di persone oltre i 35 anni soffrono di problemi gengivali. Tra questi, 8 milioni convivono con la parodontite e 3 milioni sono a grave rischio di perdita dei denti. Numeri che sottolineano quanto sia importante intervenire tempestivamente.
In questa guida approfondiremo tutto ciò che c’è da sapere sulla gengivectomia e sulla ricostruzione gengivale, scoprendo quando sono necessari questi trattamenti, le tecniche più moderne disponibili e i benefici concreti per la salute orale.
Inoltre, ti forniremo utili consigli per affrontare al meglio il post-operatorio e garantire risultati duraturi.
Cos’è la gengivectomia?
La gengivectomia è un intervento chirurgico odontoiatrico per rimuovere una parte del tessuto gengivale. Si esegue questa procedura per risolvere problematiche funzionali ed estetiche, allo scopo di migliorare la salute orale e l’aspetto del sorriso.
L’operazione di gengivectomia si effettua con tecniche tradizionali o con strumenti più moderni, come il laser, che garantiscono maggiore precisione e tempi di guarigione più rapidi.
Questa tecnica è particolarmente utile per pazienti con parodontite avanzata o sorrisi gengivali e viene spesso integrata in un piano terapeutico più ampio.
Perché è importante la salute gengivale?
Le gengive proteggono i denti e i tessuti circostanti e trascurare la salute gengivale può portare a problematiche che vanno ben oltre il semplice disagio estetico. In particolare le gengive:
- creano una barriera protettiva intorno ai denti, impedendo l’ingresso di batteri e agenti patogeni.
- mantenengono i denti ancorati all’osso mascellare.
- riducono il rischio di malattie parodontali.
Come mantenere le gengive sane
- È fondamentale curare l’igiene orale quotidiana, lavando i denti almeno due volte al giorno e usare il filo interdentale.
- Controlli periodici permettono di individuare e trattare eventuali problemi in fase precoce.
- Ridurre l’assunzione di zuccheri e smettere di fumare sono due passi essenziali per prevenire l’infiammazione gengivale.
Quando è necessario l’intervento di gengivectomia
Il dentista stabilisce la necessità di sottoporsi a gengivectomia dopo una visita approfondita e in presenza di:
- malattie parodontali: quando le tasche gengivali diventano troppo profonde ed è difficile rimuovere placca e tartaro. Questo aumenta il rischio di infezioni e danni ai denti.
- Ipertrofia gengivale: la crescita eccessiva del tessuto gengivale, causata da fattori come l’uso di determinati farmaci, ad esempio antiepilettici, o condizioni genetiche, può compromettere estetica e funzionalità.
- Preparazione per procedure odontoiatriche, quando è necessario esporre parti dei denti nascoste dalla gengiva in vista di altre terapie, come otturazioni o corone dentali.
- Motivi estetici: per correggere un sorriso gengivale (gummy smile) o migliorare l’armonia del sorriso.
Un’adeguata valutazione diagnostica tramite radiografie e sonda parodontale è essenziale per pianificare correttamente l’intervento.
Come si svolge la procedura di gengivectomia
Ecco i principali step della procedura:
1. Valutazione e pianificazione
Il dentista effettua una visita accurata per valutare lo stato di salute delle gengive. Esegue radiografie o esami diagnostici per verificare la profondità delle tasche gengivali o l’eccesso di tessuto gengivale.
2. Preparazione
Viene applicata l’anestesia locale e le gengive e i denti vengono puliti per ridurre il rischio di infezioni.
3. Rimozione del tessuto gengivale
Con la tecnica tradizionale si usa un bisturi chirurgico, mentre con la tecnica laser o con un bisturi a risonanza molecolare, si taglia e si modellano le gengive con maggiore precisione e un minor rischio di sanguinamento.
Questa fase include l’eliminazione del tessuto danneggiato o infetto e, se necessario, il rimodellamento del contorno gengivale.
4. Controllo del sanguinamento e sutura
Per gestire il sanguinamento si applicano medicazioni specifiche o si usa il laser o un bisturi a risonanza molecolare, che sigilla i vasi sanguigni.
Se necessario, vengono applicati punti di sutura per favorire una corretta guarigione.
Il medico fornisce istruzioni dettagliate su igiene orale e farmaci da assumere, come antidolorifici o antibiotici, se necessari, e programma una visita di controllo per verificare il processo di guarigione e rimuovere eventuali punti di sutura.
Durata della procedura
L’intervento dura tra i 30 e i 60 minuti, a seconda della complessità del caso e dell’area da trattare.
La gengivectomia è una procedura sicura ed efficace che, se seguita da un’adeguata cura post-operatoria, garantisce risultati estetici e funzionali eccellenti.
Grazie alle tecnologie moderne, la gengivectomia offre oggi una guarigione più rapida e un’esperienza meno invasiva per il paziente.
Consigli per il post-gengivectomia
Dopo una gengivectomia, è importante seguire alcune accortezze per favorire una guarigione rapida e prevenire complicazioni:
- Cura dell’igiene orale: lava i denti con uno spazzolino morbido e utilizza un collutorio antibatterico consigliato dal dentista per mantenere la zona pulita senza irritare i tessuti.
Evita il filo interdentale nelle aree trattate per almeno una settimana. - Alimentazione adeguata: mangia cibi morbidi e freschi come yogurt e gelato. Evita cibi duri, croccanti o piccanti, che potrebbero irritare le gengive trattate.
- Riduzione del gonfiore: applica impacchi di ghiaccio sulla guancia vicina alla zona trattata per alleviare il gonfiore.
- Attività fisica e riposo: riposa e limita le attività fisiche intense nei primi giorni post-chirurgia.
- Farmaci prescritti: segui le indicazioni del dentista per eventuali antidolorifici o antibiotici.
Cosa evitare assolutamente
- Non toccare l’area trattata con le dita o la lingua.
- Non utilizzare strumenti o oggetti per rimuovere eventuali medicazioni protettive senza consultare il dentista.
- Evitare bevande o cibi troppo caldi che aumentano il sanguinamento.
Ricostruzione gengivale: cos’è e quali sono i benefici
La ricostruzione gengivale è l’ intervento odontoiatrico con cui si ripristina il tessuto gengivale perso o danneggiato. Questa procedura è indicata nei casi di recessione gengivale che espone la radice del dente, o di danni causati da malattie parodontali avanzate.
Benefici principali della ricostruzione gengivale:
- Riduzione del rischio di sensibilità dentale, carie radicolare e malattie parodontali.
- Estetica del sorriso: riportare le gengive a un livello uniforme migliora l’aspetto del sorriso.
Questa procedura è particolarmente indicata per pazienti con recessioni gengivali o danni causati da parodontite.
Tutto sulle tecniche di ricostruzione delle gengive
Le tecniche per ricostruire le gengive vengono scelte dal dentista in base al caso specifico e alle necessità del paziente. Vediamo nel dettaglio quali sono le tecniche:
1. Innesto di tessuto gengivale
È la tecnica più comune e prevede il prelievo di tessuto dal palato del paziente per ricoprire le aree di recessione gengivale.
3. Tecnica pinhole
È una tecnica innovativa che non richiede il prelievo di tessuto: il tessuto gengivale viene riposizionato tramite piccole incisioni. Questa procedura riduce il disagio post-operatorio e accelera i tempi di guarigione.
4. Materiali sintetici o biologici
In alternativa al tessuto prelevato dal paziente, si possono utilizzare membrane o gel rigenerativi per stimolare la ricrescita del tessuto. Ideale per pazienti con controindicazioni al prelievo di tessuto.
Domande frequenti
La gengivectomia è dolorosa?
La procedura non è dolorosa grazie all’utilizzo di anestesia locale. Tuttavia, è normale avvertire un lieve disagio o sensibilità nei giorni successivi all’intervento, gestibile con antidolorifici prescritti dal dentista. Le tecniche moderne, come il laser, tendono a ridurre ulteriormente il dolore e il sanguinamento post-operatorio.
Quanto costa la ricostruzione gengivale?
Il costo dipende dalla tecnica utilizzata e dal numero di denti coinvolti o dall’estensione della zona da trattare. È consigliabile richiedere un preventivo dettagliato al proprio dentista.
Quanto tempo serve per guarire da una gengivectomia?
Nei primi giorni l’area trattata è sensibile e lievemente gonfia; poi il tessuto gengivale inizia a rigenerarsi e la maggior parte dei sintomi (dolore, gonfiore) diminuisce. Dopo 2-3 settimane le gengive sono già in buone condizioni, ma per una guarigione completa servono dalle 4 alle 6 settimane.
Conclusioni
La gengivectomia e la ricostruzione gengivale, sono interventi odontoiatrici sicuri ed efficaci per risolvere problematiche funzionali ed estetiche delle gengive.
Questi trattamenti offrono numerosi benefici: dalla riduzione del rischio di malattie parodontali e carie radicolare, al miglioramento estetico del sorriso e al ripristino della funzione gengivale.
Grazie alle moderne tecniche disponibili, come l’uso del laser o materiali rigenerativi, è possibile ottenere risultati eccellenti con tempi di recupero ridotti.
Se noti sintomi come recessione gengivale, sensibilità dentale o infiammazioni persistenti, non trascurarli. Prenota un appuntamento per una visita approfondita e scopri la soluzione più adatta alle tue esigenze.