La recessione gengivale, è un problema comune ed è diffuso anche tra la popolazione più giovane. L’EFP (European Federation of Periodontology) per sensibilizzare la popolazione sull’argomento, promuove ogni anno la Giornata Europea delle Gengive Sane, che nel 2024 ha come motto “Gums rock! Keep them safe” – Le gengive spaccano! Tienile al sicuro.
Studi recenti parlano addirittura di un buon 38% di adulti in età compresa tra 30 e 40 anni con problemi gengivali. E il problema aumentare con l’avanzare dell’età!
Bisogna correre subito ai ripari e puntare molto di più sulla prevenzione e sulla corretta igiene orale per preservare la salute delle gengive. Ma ora vediamo meglio cosa comporta il ritiro delle gengive e come affrontare il problema.
Cos’è la recessione gengivale
La recessione gengivale si ha quando il margine delle gengive si ritira e una parte di dente, o la radice, si scopre e non resta coperta come dovrebbe. La recessione può riguardare uno o più denti e dipende da diverse cause, che approfondiamo nei paragrafi qui di seguito.
Sintomi comuni e primi segnali di allarme
Ecco alcuni dei sintomi più comuni a cui devi prestare attenzione e di cui devi parlare subito con il medico dentista:
- uno dei primissimi sintomi della recessione gengivale è la sensibilità dentale, specialmente a contatto con cibi, o bevande, freddi o caldi.
- I denti appaiano più lunghi perché la gengiva si ritira.
- Quando la gengiva si ritira, le radici sono visibili e più soggette a carie ed erosione.
- Occhio ai solchi o linee sulla parte del dente che normalmente dovrebbe essere coperta dalla gengiva.
- In presenza di parodontite i denti iniziano a muoversi.
- Sanguinamento durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale.
- Dolore attorno alle gengive.
Ricorda che non devi trascurare nessuno di questi sintomi e che solo un intervento precoce può limitare i danni e non far peggiorare la situazione.
Le principali cause della recessione gengivale
È molto importante che tu conosca bene cosa causa la recessione gengivale per potere agire di conseguenza, e fare tutto ciò che è possibile per proteggere le gengive e mantenerle sane. Le cause più comuni di recessione gengivale sono:
- Troppa forza nello spazzolare i denti o l’uso di uno spazzolino con setole dure.
- La parodontite, una malattia gengivale che infiamma e distrugge il tessuto gengivale e l’osso alveolare.
- Alcune persone sono geneticamente predisposte ad avere gengive più sottili e delicate.
- Traumi causati per esempio dagli apparecchi ortodontici.
- Il fumo aumenta il rischio di malattie gengivali.
- I piercing sulla lingua o sulle labbra, che sfregano contro le gengive e le irritano.
- Il bruxismo, che causa una pressione eccessiva sui denti e sulle gengive.
- Denti affollati o non allineati correttamente che forzano su alcuni punti della gengiva.
- In alcune fasi della vita, come gravidanza, pubertà e menopausa, le fluttuazioni ormonali rendono le gengive più sensibili e suscettibili alla recessione.
- Una scarsa igiene orale e l’accumulo di placca e tartaro favoriscono la recessione gengivale.
Capire e identificare la causa della recessione gengivale, è fondamentale per scegliere il trattamento più efficace e prevenire ulteriori danni alle gengive e ai denti!
Come viene diagnosticata la recessione gengivale nel nostro Studio Rao
Il nostro team diagnostica la recessione gengivale combinando esami clinici e informazioni sulla storia medica e dentale del paziente. Ecco come ci muoviamo:
1. Esame visivo della bocca
I nostri specialisti osservano la bocca, i denti e le gengive, per cercare eventuali segni di ritiro delle gengive e verificare se ci sono radici dentali esposte. Durante l’esame visivo, valutano anche la salute generale delle gengive, un eventuale sanguinamento o infiammazione.
2. Sonda gengivale
La sonda gengivale, è uno strumento sottile che usiamo per misurare la profondità delle tasche gengivali intorno ai denti. Se le tasche sono troppo profonde significa che ci sono malattie malattie gengivali in atto.
3. Radiografie
Le radiografie dentali permettono di valutare se ci sono perdita di osso causata da malattie gengivali o altri disturbi.
4. Analisi dello stile di vita, della storia medica e valutazione di fattori di rischio ed eventuali patologie
Il dentista deve conoscerti bene, per questo ti farà domande specifiche riguardo la routine di igiene orale, se fumi, hai avuto traumi dentali o indossato apparecchi ortodontici. Non devi meravigliarti se ti porrà anche domande per capire se soffri di stress, bruxismo, patologie come il diabete, squilibri ormonali, fai uso di farmaci, perché questi sono tutti elementi che influiscono, e molto, sulla recessione gengivale.
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, il dentista, o il parodontologo, potrà formulare una diagnosi e proporti un piano di trattamento personalizzato ed efficace.
Trattamenti conservativi presso Studio Rao
In Studio Rao adottiamo un approccio conservativo, che punta a preservare la salute gengivale del paziente, senza ricorrere subito a trattamenti più invasivi come gli interventi chirurgici. Qui sotto i trattamenti conservativi che usiamo presso Studio Rao:
- stabiliamo un piano di igiene orale personalizzato, che è il primo passo fondamentale per prevenire la recessione gengivale. Forniamo indicazioni su quali spazzolini usare, come spazzolare i denti per evitare danni alle gengive, come usare il filo interdentale, o lo scovolino, e quali collutori fanno al caso tuo.
- Programmiamo la pulizia professionale, che può includere lo scaling, per rimuovere il tartaro sopra e sotto la linea gengivale, e il root planing, per aiutare le gengive a riattaccarsi ai denti, riducendo così la formazione di ulteriore tartaro.
- Applichiamo agenti desensibilizzanti direttamente sulle radici, in caso di sensibilità dentale.
- Se il bruxismo è la causa della recessione gengivale, raccomandiamo un bite notturno per proteggere i denti e le gengive.
- Ovviamente, ti consigliamo di non fumare ed evitare piercing orali, perché peggiorano le malattie gengivali.
Trattamenti chirurgici e innovazioni tecnologiche
Per i casi di recessione gengivale più gravi, valutiamo interventi chirurgici. Fortunatamente, le recenti innovazioni tecnologiche hanno migliorato notevolmente i trattamenti più invasivi che sono:
- innesto di tessuto connettivo, la procedura che prevede il prelievo di tessuto dal palato del paziente per coprire la radice esposta.
- innesto con biomateriali, una tecnica avanzata e innovativa nel trattamento delle patologie gengivali, che usa biomateriali derivati da fonti animali, umane, sintetiche, o una combinazione di questi.
- Il trattamento laser, può essere utilizzato per rimuovere il tessuto infiammato e per rigenerare il tessuto gengivale sano. È meno invasivo di alcuni metodi chirurgici tradizionali e i pazienti recuperano in tempi più brevi e avvertono meno dolore.
Come scegliere il dentifricio e lo spazzolino adatti a proteggere le gengive
Usa uno spazzolino con setole medie, con una testina piccola o compatta, che raggiunga facilmente tutte le aree della bocca, inclusi i denti posteriori.
Il dentifricio deve contenere fluoro, perché aiuta a rinforzare lo smalto dei denti e prevenire la carie. Se soffri di recessione gengivale, o di sensibilità dentale, scegli un dentifricio per denti sensibili con agenti desensibilizzanti.
Usa il filo interdentale almeno una volta al giorno per rimuovere la placca e i residui di cibo tra i denti e lungo la linea gengivale. Sostituisci lo spazzolino ogni 3-4 mesi, o prima se le setole si deformano!
Il dentista ti consiglierà anche sull’uso di scovolini interdentali, per una pulizia più profonda, soprattutto se hai spazi ampi tra i denti o indossi apparecchi ortodontici.
Domande Frequenti
La recessione gengivale è reversibile?
La recessione gengivale non è reversibile senza l’intervento del dentista. Tuttavia, è possibile gestire la condizione e prevenire ulteriori danni con trattamenti adeguati e una migliore igiene orale.
Posso prevenire la recessione gengivale?
Sì, spazzolando correttamente denti e gengive e usando spazzolini a setole medie. Devi evitare il fumo, fare controlli dentali regolari e pulizie professionali. Impara anche a gestire lo stress, che può causare il digrignamento.
La recessione gengivale può causare la perdita dei denti?
Sì, se non trattata la recessione gengivale può portare a malattie parodontali più gravi e quindi alla perdita dei denti.
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Le gengive ritirate sono un disturbo serio del cavo orale a cui devi prestare attenzione e cure adeguate, per prevenire complicazioni quali sensibilità dentale e la temibilissima perdita dei denti. Per questo sono importanti un’accurata igiene orale e visite regolari dal dentista per pulizie professionali e controlli.
Se hai notato uno dei sintomi della recessione gengivale, è il momento di agire e salvaguardare la salute orale a lungo termine, con i tanti rimedi che l’odontoiatria mette a disposizione. Prenota subito un appuntamento!