Rialzo del seno mascellare: terapia rigenerativa per far crescere l’osso

Tra le terapie generative moderne per l’implantologia, il rialzo del seno mascellare occupa un posto di primo piano. È infatti fondamentale per aumentare la quantità di osso nella mascella superiore e supportare l’impianto.

Si tratta di una procedura molto efficace che ha cambiato in meglio la chirurgia orale e l’odontoiatria, permettendo di inserire gli impianti dentali anche nei pazienti che non hanno abbastanza osso mascellare.

Nell’articolo vedremo quali tipologie di trattamento per il rialzo del seno mascellare esistono, quando è necessario effettuare il rialzo e come avviene la procedura. Vedremo anche quali sono i benefici di questa terapia rigenerativa e i tempi di recupero.

Cos’è il rialzo del seno mascellare

Innazitutto capiamo cos’è il seno mascellare. Si tratta di una cavità situata nella mascella superiore, sopra i denti posteriori.

Con il tempo, a causa della perdita dei denti, di malattie parodontali o altre condizioni, l’osso nella mascella superiore può ridursi.

Il rialzo del seno mascellare, o sinus lift, risolve questo problema aumentando l’altezza dell’osso nell’area dei molari e premolari superiori.

Seno mascellare

Mini rialzo e grande rialzo del seno mascellare

Per ovviare al problema della riduzione dell’osso della mascella, si può eseguire un mini rialzo o un grande rialzo del seno mascellare.

La scelta dipende dalla gravità della riduzione ossea e dal quadro di salute generale del paziente che deve sottoporsi all’impianto.

mini rialzo del seno mascellare
Mini rialzo del seno mascellare

Mini rialzo: un trattamento minimamente invasivo

Il mini rialzo, noto anche come rialzo del seno mascellare transcrestale, è una tecnica meno invasiva che scegliamo quando il paziente ha una quantità di osso residuo sufficiente per sostenere l’impianto dentale, solitamente tra i 4 e i 6 millimetri.

Come avviene la procedura di mini rialzo del seno mascellare?

Il chirurgo crea un piccolo foro nella cresta alveolare, la parte della mascella che sostiene i denti. Attraverso il foro, solleva la membrana del seno mascellare (nota anche come membrana di Schneider) e inserisce del materiale osseo per rialzare la membrana sinusale e creare spazio per l’inserimento dell’impianto. In molti casi, l’impianto dentale può essere inserito contemporaneamente al mini rialzo.

Grande rialzo o rialzo del seno mascellare laterale

Questo trattamento si utilizza quando il paziente ha meno di 4 millimetri di osso residuo nella mascella superiore, ed è sicuramente una procedura più invasiva rispetto al mini rialzo.

Come avviene la procedura di grande rialzo del seno mascellare

Il chirurgo esegue un’incisione nella gengiva per esporre l’osso mascellare laterale. Crea un piccolo sportello laterale nell’osso mascellare per accedere al seno e solleva la membrana sinusale verso l’alto.

A questo punto inserisce il materiale osseo nello spazio creato sotto la membrana sinusale e infine procede con alcuni punti di sutura.

Per un recupero ottimale saranno necessari dai 6 ai 9 mesi a seconda del paziente, e solo dopo questo periodo sarà possibile inserire gli impianti.

 rialzo del seno mascellare
Rialzo del seno mascellare

Quando è necessario il rialzo del seno mascellare nell’implantologia orale

Sono diversi i motivi per cui è necessario praticare il rialzo del seno mascellare prima di procedere con l’inserimento dell’impianto dentale.

Per esempio nel caso in cui l’osso si ritiri nel tempo dopo l’estrazione di un dente, oppure a seguito della malattia parodontale che causa perdita di osso.

Ci sono anche casi in cui i pazienti hanno il seno mascellare grande che si estende troppo verso il basso, riducendo lo spazio disponibile per l’osso mascellare. Questo può rendere impossibile inserire un impianto senza prima aumentare l’altezza dell’osso.

E ancora come non citare il naturale invecchiamento come una tra le cause della perdita di osso, così come traumi e incidenti che coinvolgono la mascella.

I benefici del rialzo del seno mascellare

Grazie alla procedura chirurgica, che permette il rialzo del seno mascellare nei pazienti che hanno bisogno di aumentare la quantità di osso nella mascella superiore per l’inserimento di impianti dentali, i benefici ottenuti sono davvero importanti. Vediamoli nel dettaglio:

  • possibilità di inserire gli impianti dentali in pazienti che altrimenti non avrebbero sufficiente osso per supportarli.
  • Il rialzo del seno mascellare aiuta a prevenire l’atrofia ossea, una condizione in cui l’osso mascellare si deteriora nel tempo a causa della mancanza di stimolazione. L’inserimento degli impianti dentali stimola l’osso, mantenendolo sano e prevenendo ulteriori perdite ossee.
  • Migliora la masticazione e i pazienti possono mangiare una varietà più ampia di cibi senza dolore o difficoltà.
  • Gli impianti dentali contribuiscono a migliorare l’estetica del sorriso e l’armonia del viso. Questo è particolarmente importante nell’arcata superiore, dove i denti sono più visibili.
  • Un’adeguata quantità di osso riduce il rischio di complicazioni a lungo termine associate agli impianti dentali, come il riassorbimento osseo e il fallimento dell’impianto. Ciò comporta meno interventi correttivi e una maggiore durata degli impianti.

impianti dentali
Impianti dentali

Rischi e complicanze di cui tenere conto

La procedura, come ogni trattamento chirurgico, può avere complicanze e rischi di cui il paziente deve essere informato. Il primo rischio è quello legato alle infezioni, per questo è essenziale un’accurata diagnosi preoperatorie cosi come il seguire le istruzioni post-operatorie fornite dal chirurgo.

Per evitare un eccessivo sanguinamento, non vanno assunti farmaci anticoagulanti a meno che il medico non fornisca altre indicazioni.

Durante il sollevamento della membrana sinusale, può verificarsi una perforazione e il chirurgo può decidere di riparare la membrana o proteggerla con membrane riassorbibili.

In rari casi il decorso postoperatorio potrà essere accompagnato da dolore e potrà anche essere presente gonfiore, gestibili entrambi con antidolorifici prescritti dal medico e del ghiaccio da applicare nelle prime 24 ore dopo l’intervento.

Può accadere che a causa dell’ instaurarsi di un’ infezione l’innesto osseo non si integri con l’osso naturale e l’unica soluzione in questo caso è sottoporsi a un nuovo intervento.

L’operazione può causare infiammazione del seno mascellare, portando a sinusite. I sintomi includono dolore facciale, congestione nasale e febbre. Se si verificano questi sintomi, è importante contattare il medico per un trattamento adeguato.

dolore post rialzo del seno mascellare
Dolore post rialzo del seno mascellare

Come prevenire ed evitare rischi e complicanze?

Affidati sempre a un chirurgo orale o a un implantologo esperto e qualificato e segui attentamente le istruzioni fornite dal chirurgo riguardo alla cura post-operatoria, inclusi farmaci e dieta.

Nel caso il chirurgo lo ritenesse necessario sarai inviato ad un controllo da parte di un Medico specialista in Otorinolaringoiatria per essere certi che il seno che verrà operato non abbia delle patologie croniche in atto.

Informa il medico di eventuali patologie preesistenti, in particolare se hai sofferto spesso di sinusiti cosi come se hai allergie e vai alle visite di controllo per tenere sotto controllo la fase di guarigione e identificare subito eventuali problemi.

Tempi di recupero dopo il rialzo del seno mascellare

Ogni paziente ha bisogno di un determinato recupero a seconda della tipologia di rialzo (mini o grande) e dello stato di salute generale. Nei primi tre mesi l’osso innestato inizia a integrarsi con l’osso mascellare esistente.

Per i mini rialzi del seno mascellare, gli impianti dentali possono essere inseriti contemporaneamente alla procedura o poco dopo. Per i grandi rialzi, si attendono generalmente 6-9 mesi prima dell’inserimento degli impianti. Il recupero completo richiede dai 6 ai 9 mesi.

Domande frequenti

Posso tornare al lavoro il giorno dopo l’intervento?

Consigliamo di prendersi almeno un paio di giorni di riposo per recuperare dopo l’intervento, anche se in caso di lavori che non richiedono sforzi, per esempio in ufficio, si può riprendere l’attività, senza però esagerare.

È possibile che l’innesto osseo non si integri?

Sì, è possibile e questo comporta il bisogno di procedere con un nuovo intervento. Tuttavia, se si è effettuata una diagnosi approfondita e si sono seguite le istruzioni post-operatorie mantenendo una buona igiene orale, questo rischio è davvero minimo.

Quanto dura il risultato del rialzo del seno mascellare?

Se la procedura ha successo e l’innesto osseo si integra bene, i risultati possono durare molti anni. Gli impianti dentali inseriti su un osso ben integrato hanno un alto tasso di successo a lungo termine il più delle volte superiore ai 30 anni.

Posso fare attività fisica dopo l’intervento?

Consigliamo di non fare attività fisica impegnativa per una settimana e di seguire le indicazioni del medico che ha eseguito l’intervento di rialzo del seno mascellare.

Conclusioni

Oggi l’odontoiatria ha fatto passi da gigante e grazie alle ricerche nel campo delle terapie rigenerative, è possibile inserire impianti dentali anche nei pazienti che hanno una estrema riduzione ossea.

La procedura non è priva di rischi, ma seguendo le indicazioni del chirurgo si possono minimizzare e ottenere risultati davvero ineccepibili.

Grazie all’innesto di osso e al rialzo del seno mascellare, gli impianti avranno un ancoraggio migliore e la loro stabilità sarà garantita a lungo.

Prenota un appuntamento e affidati al team esperto di Studio Rao.