Come scegliere spazzolino e dentifricio per disturbi gengivali

La migliore difesa dai disturbi gengivali è saper scegliere lo spazzolino e il dentifricio giusti. A questo si aggiungono, ovviamente, le sane abitudini di igiene orale da seguire fin dall’infanzia.

Secondo il Global Oral Health Status Report dell’OMS pubblicato nel 2022, sono ben 3,5 miliardi le persone nel mondo colpite da malattie orali.

La parodontite grave, in particolare, colpisce il 19% della popolazione adulta globale, causando sanguinamento, infiammazione e, nei casi più gravi, la perdita dei denti.

In questa guida ti spieghiamo come scegliere lo spazzolino e il dentifricio se soffri di disturbi gengivali, garantendo una pulizia efficace senza irritazioni.

Quali sono i disturbi gengivali più comuni

Tra i disturbi gengivali più comuni vi sono:

  • gengivite, ossia l’infiammazione delle gengive, causata da un accumulo di placca batterica, che si presenta con arrossamento, gonfiore, sanguinamento delle gengive soprattutto durante l’uso dello spazzolino, o del filo interdentale.
  • Parodontite, si ha quando la gengivite viene trascurata e progredisce in malattia parodontale, comunemente conosciuta come piorrea. L’infiammazione va a interessare anche i tessuti che sostengono il dente, compreso l’osso. La conseguenza più temuta è la formazione di tasche con o senza recessione gengivale e la perdita dei denti nei casi più gravi.

Per approfondire quali sono le malattie legate alle gengive ti invitiamo a leggere la pagina dedicata alla Parodontologia.

paziente di studio rao affetto da parodontite
Paziente di Studio Rao affetto da parodontite

Perché è importante usare lo spazzolino e il dentifricio giusti in presenza di un disturbo gengivale?

Scegliere lo spazzolino e il dentifricio giusti, allevia i sintomi dei disturbi gengivali, previene danni permanenti e favorisce la guarigione.

In particolare, spazzolino e dentifricio aiutano a ridurre l’infiammazione e a evitare ulteriori irritazioni o lesioni alle gengive infiammate.

Contribuiscono anche a rimuovere la placca in modo efficace e a prevenire il suo riformarsi. Infine, proteggono i tessuti delle gengive e aiutano a prevenire la recessione gengivale.

Come deve essere lo spazzolino se soffri di disturbi alle gengive?

Sapere quale spazzolino utilizzare è fondamentale per gestire, prevenire e non aggravare i disturbi gengivali. Uno spazzolino adeguato deve avere le seguenti caratteristiche:

  • setole medie e di buona qualità per rimuovere la placca in modo efficace ma delicato. Queste setole non sono aggressive e non irritano ulteriormente le gengive.
  • Testina con punta arrotondata per raggiungere facilmente le aree difficili da pulire, soprattutto nelle zone posteriori della bocca.
  • Spazzolino elettrico con sensore di pressione: se preferisci usare lo spazzolino elettrico, meglio sceglierne uno dotato di dispositivo che avvisa se stai facendo troppa pressione e rischi di danneggiare le gengive.
  • Impugnatura ergonomica per maneggiare lo spazzolino più facilmente ed evitare che sfugga di mano mentre lavi i denti, causando lesioni.

spazzolino per disturbi gengivali
Spazzolino ergonomico con punta arrotondata

Quale dentifricio utilizzare in caso di gengive infiammate o che sanguinano

È importante scegliere un dentifricio con ingredienti specifici per ridurre l’infiammazione e combattere i batteri responsabili delle malattie gengivali.

Uno degli antibatterici più comuni usati in questi casi, è la clorexidina, che aiuta a ridurre l’infiammazione gengivale e a prevenire l’accumulo di placca. Il dentifricio con clorexidina però va usato sotto supervisione del professionista della salute orale e per periodi brevi.

Alcuni dentifrici contengono ingredienti naturali come aloe vera, camomilla o malva, noti per le loro proprietà calmanti e antinfiammatorie, ideali per gengive sensibili e irritate.

Il dentifricio allo zinco aiuta a ridurre la placca e il tartaro, contribuendo a prevenire l’infiammazione gengivale e mantenere un ambiente orale più sano.

IMPORTANTE: Sconsigliamo categoricamente il fai da te e ti invitiamo a chiedere il parere del tuo dentista, proprio perché il dentifricio giusto fa la differenza. Affidarti esclusivamente a quello che dicono le pubblicità può essere inutile e anche dannoso.

Quando devi consultare un dentista

Se i sintomi gengivali persistono per più di una settimana o peggiorano, devi rivolgerti al tuo dentista che farà una diagnosi accurata e pianificherà il trattamento personalizzato più indicato per il tuo caso specifico. In particolare, rivolgiti subito al dentista se:

  • le tue gengive sanguinano durante lo spazzolamento o quando usi il filo interdentale.
  • Hai le gengive gonfie, arrossate o dolenti.
  • Nonostante una corretta igiene orale hai un’alitosi costante.
  • I denti si muovono.
  • Avverti dolore durante la masticazione o al contatto con cibi caldi o freddi.
  • Noti la presenza di pus o di un ascesso.
  • Le gengive si ritraggono.

paziente Studio Rao con recessione gengivale
Paziente di Studio Rao con parodontite e recessione gengivale

Domande frequenti

Come posso prevenire i disturbi gengivali?

Parola d’ordine: prevenzione. Fin da bambini è importante seguire una buona routine di igiene orale quotidiana. Lava i denti almeno due volte al giorno e usa il filo interdentale tutti i giorni.

Non dimenticare l’importanza di programmare visite periodiche dal dentista per una pulizia professionale e la diagnosi precoce di eventuali problemi gengivali. Queste buone abitudini terranno lontani disturbi ben più seri che possono compromettere la tua salute orale.

Posso usare un dentifricio sbiancante se ho la gengivite?

No, perché il dentifricio sbiancante contiene sostanze abrasive o chimiche che potrebbero irritare ulteriormente le gengive infiammate e peggiorare i sintomi.

Meglio utilizzare un dentifricio il cui contenuto aiuti a gestire le infiammazioni e sia antibatterico. Ottimi i dentifrici con clorexidina, i sali di fluoro, di zinco o di stronzio, ma sempre se consigliati dal dentista.

Ogni quanto devo cambiare lo spazzolino?

Lo spazzolino va sostituito almeno ogni 3 mesi o prima, se le setole sono consumate o danneggiate. Usare uno spazzolino con setole rovinate riduce l’efficacia dell’igiene orale e può irritare ulteriormente le gengive, specialmente se soffri di disturbi gengivali.

Cambia lo spazzolino anche dopo episodi di malattie come il raffreddore o l’influenza, poiché i batteri possono accumularsi sulle setole e reinfettare la bocca.

Tutte queste indicazioni valgono anche per la testina dello spazzolino elettronico.

Il filo interdentale va usato in caso di disturbi gengivali?

Sì, perché aiuta a rimuovere la placca e i residui di cibo che lo spazzolino non può raggiungere, prevenendo così l’aggravamento dell’infiammazione. Va usato con delicatezza e nel modo giusto, per non causare irritazioni.

Posso usare il collutorio se ho gengivite o altri disturbi gengivali?

Sì, ma devi sceglierne uno specifico per gengive infiammate. I collutori contenenti ingredienti come la clorexidina o il triclosan hanno proprietà antibatteriche che aiutano a ridurre la placca e l’infiammazione.

Meglio però consultare sempre il dentista che saprà indicare il collutorio adatto a ogni esigenza.

Qual è la tecnica corretta per spazzolare i denti in caso di gengive infiammate?

Se soffri di gengivite, devi spazzolare i denti e le gengive delicatamente, con movimenti circolari e non aggressivi. Un’ inclinazione delle setole di 45 gradi facilita la rimozione della placca dal solco gengivale senza causare traumi.

Conclusioni

Scegliere correttamente spazzolino e dentifricio per disturbi gengivali, è fondamentale per non aggravare i sintomi e incorrere in danni più gravi.

Il nostro consiglio è quello di chiedere il parere del dentista, che saprà fare una diagnosi accurata del singolo caso, identificare se si tratta di una gengivite o di una parodontite, e pianificare il miglior trattamento per risolvere il problema del singolo paziente.

Se hai sintomi come sanguinamento gengivale, dolore o gonfiore, prenota subito un appuntamento con il nostro team di esperti.