Il dolore alla mandibola può essere fastidioso, a volte lieve e passeggero, altre volte più intenso e continuo.
Capire da cosa dipende è fondamentale per sapere se è il momento di farsi visitare. In questo articolo vediamo le cause più comuni, i segnali da non sottovalutare e quando è davvero il caso di rivolgersi al dentista.
Cosa può causare dolore alla mandibola
Il dolore alla mandibola può avere tante cause diverse, alcune semplici da risolvere, altre un po’ più complesse.
Si va dallo stress che fa contrarre i muscoli del viso, ai problemi ai denti o all’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
A volte è un dolore muscolare, come quello che viene dopo aver stretto i denti tutto il giorno o durante la notte.
Altre volte può dipendere da un’infezione dentale, da un dente del giudizio che spinge o da un’infiammazione articolare.

Quando il dolore alla mandibola è normale e passa da solo
Non sempre un dolore alla mandibola è motivo di allarme. Può succedere dopo una giornata particolarmente stressante, dopo aver masticato a lungo cibi duri o anche dopo uno sbadiglio di troppo che ha stirato i muscoli.
Se il fastidio è leggero, non si ripresenta spesso e sparisce in uno o due giorni, di solito non c’è bisogno di preoccuparsi. In questi casi, un po’ di riposo, cibi morbidi e impacchi caldi possono bastare.
Segnali che non vanno ignorati
Se il dolore è continuo, peggiora col tempo, si accompagna a gonfiore, difficoltà ad aprire la bocca o fastidi quando mastichi, allora vale la pena fare un controllo.
Altri segnali da tenere d’occhio sono: clic articolari persistenti, mal di testa frequenti, dolore che si irradia all’orecchio o al collo, oppure denti che sembrano fuori posto. In tutti questi casi, meglio non aspettare troppo.
Dolore alla mandibola: quando è colpa dei denti?
Molto spesso, il male alla mandibola parte proprio da un problema dentale. Un’infezione a un dente, una carie profonda, un dente del giudizio che non trova spazio, oppure una cattiva occlusione possono scatenare dolore o tensione. In questi casi, il dentista riesce a individuare la causa con una visita e, se serve, con una radiografia.
Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM): cosa sapere
L’articolazione temporo-mandibolare è quella che collega la mandibola al cranio, proprio davanti all’orecchio.
Se si infiamma o si muove in modo anomalo, può provocare dolore, difficoltà ad aprire o chiudere la bocca, rumori articolari e perfino mal di testa.
Questi disturbi colpiscono spesso chi ha abitudini scorrette, come serrare i denti o assumere posture sbagliate.
Bruxismo e stress: il legame con il mal di mandibola
Serramenti e digrignamenti notturni sono tra le cause più comuni del dolore mandibolare. Questo disturbo si chiama bruxismo, ed è spesso legato a periodi di stress o tensione emotiva.
Chi soffre di bruxismo può non accorgersene, ma al risveglio sente dolore alla mandibola, rigidità, mal di testa o sensibilità ai denti.
In questi casi, il dentista può consigliare un bite personalizzato per proteggere i denti e rilassare l’articolazione.

Dolore alla mandibola e mal di testa: sono collegati?
Capita spesso che un dolore mandibolare si accompagni a mal di testa, soprattutto se ci sono di mezzo tensioni muscolari, disturbi ATM o bruxismo.
I muscoli del viso e della testa lavorano insieme, quindi quando uno è sotto stress, anche gli altri ne risentono. Il dolore può irradiarsi verso le tempie, la nuca o l’orecchio.
Per questo, se hai mal di testa frequenti e senti tirare anche la mandibola, vale la pena parlarne col dentista.
Quando è davvero il momento di andare dal dentista
Se il dolore alla mandibola non passa dopo qualche giorno, torna spesso, peggiora o ti limita nei movimenti come aprire bene la bocca, è il momento di farti visitare.
Anche se hai altri sintomi come mal d’orecchio, dolori al collo o denti sensibili, non aspettare: un controllo mirato può evitare che il problema peggiori o si cronicizzi.
Come si cura il dolore mandibolare: soluzioni e trattamenti
Se il dolore viene dai denti, si interviene su quelli a seconda del problema. Se invece dipende da tensioni muscolari o da un problema all’ATM, si possono usare terapie conservative come il bite, esercizi di rilassamento mandibolare, fisioterapia o, nei casi più complessi, trattamenti combinati. L’importante è non trascurare i sintomi e chiedere consiglio al proprio dentista di fiducia.
Domande frequenti sul dolore alla mandibola
È normale sentire un clic quando apro o chiudo la bocca?
Sì, può succedere ogni tanto e non sempre è un segnale di qualcosa di grave. Spesso si tratta di un piccolo disallineamento temporaneo dell’articolazione temporo-mandibolare.
Se però il clic è frequente, accompagnato da dolore, rigidità o difficoltà nei movimenti, è bene parlarne con il dentista per escludere un disturbo ATM.
Quanto dura di solito un’infiammazione all’articolazione mandibolare?
Dipende dalla causa e da quanto viene trattata in fretta. Se è una tensione muscolare passeggera, può risolversi in pochi giorni.
Ma se si tratta di un’infiammazione vera e propria dell’articolazione, come nei disturbi ATM, può durare anche settimane. In questi casi, l’intervento del dentista è fondamentale per impostare una terapia mirata.
Ci sono cibi da evitare quando ho dolore alla mandibola?
Meglio evitare cibi duri, gommosi o troppo croccanti, perché mettono sotto stress l’articolazione. Meglio optare per consistenze morbide e facili da masticare: puree, zuppe, pasta ben cotta, pesce, frutta cotta. Anche evitare di aprire troppo la bocca, come per morsi ampi, può aiutare a ridurre il fastidio.
Conclusioni
Il dolore alla mandibola può essere un fastidio passeggero, ma se coinvolge anche clic articolari, infiammazione, difficoltà di masticazione o di fonazione, è bene approfondire. Le articolazioni e i tessuti coinvolti sono delicati, e un sovraccarico può causare disfunzioni anche serie.
Quando serve un controllo
Che si tratti di una sindrome gnatologica, di microtraumi, o dell’abuso di chewing gum, ogni sintomo ha un motivo.
In alcuni casi, possono esserci ossa o strutture compromesse, frutto di attività ripetitive o, nei casi peggiori, di fratture. Se il dolore è improvviso, intenso o persistente, meglio evitare rimedi fai da te con i soli analgesici e rivolgersi a un professionista.
Presso Studio Rao valutiamo con attenzione i singoli pazienti, anche in collaborazione con uno gnatologo, un patologo orale un chirurgo maxillo facciale o specialisti di riferimento come ad esempio gli otorinolaringoiatri per valutare la disfunzione, se necessario. Il nostro obiettivo è aiutarti a ritrovare benessere e qualità della vita con trattamenti mirati.
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