Otturazioni dentali: quando è il momento di sostituirle?

Le otturazioni dentali non durano per sempre. Con il passare degli anni possono consumarsi, rovinarsi o staccarsi senza che ce ne accorgiamo subito.

In questo articolo vedremo quando è il caso di sostituirle, quali segnali non bisogna ignorare e cosa fare per evitare danni più seri ai denti.

Perché le otturazioni dentali non durano per sempre

Ogni giorno, mentre mastichiamo o stringiamo i denti, queste piccole ricostruzioni subiscono sollecitazioni continue.

Con il tempo, possono usurarsi, consumarsi o microfratturarsi, soprattutto se sono molto vecchie o se il dente è stato sottoposto a forti stress.

Inoltre, la bocca è un ambiente complesso e cambiamenti nel pH, nella salivazione o nella masticazione possono alterare l’adesione dell’otturazione al dente. Anche una carie nuova sotto la vecchia otturazione può comprometterne la tenuta.

Per questo, è normale che dopo alcuni anni sia necessario valutare con il dentista se è il caso di sostituirla, prima che si presentino problemi più seri.

Quanto dura in media un’otturazione?

La durata di un’otturazione dentale dipende dal tipo di materiale usato, la posizione del dente e le abitudini del paziente. In media:

  • le otturazioni in composito (quelle bianche, estetiche) durano dai 5 ai 10 anni, ma con una buona igiene e controlli regolari possono resistere anche più a lungo.
  • Le otturazioni in ceramica o altri materiali più avanzati, spesso usate nei restauri estetici più complessi, possono avere una durata simile o superiore, ma dipendono dalla qualità del lavoro e dalla cura quotidiana.

Discorso a parte per le otturazioni in amalgama, quelle scure per intendersi, che non si possono più applicare in UE a partire dal 1° gennaio del 2025.

Va tenuto presente che anche la frequenza di masticazione, il bruxismo, il fumo o l’assunzione frequente di cibi acidi possono accorciare la durata dell’otturazione. Ecco perché i controlli periodici dal dentista sono fondamentali per monitorarne lo stato nel tempo.

I segnali che indicano che l’otturazione va sostituita

A volte un’otturazione danneggiata non dà sintomi evidenti, ma ci sono alcuni segnali che è bene non ignorare. Ecco i più comuni:

  • sensibilità al caldo o al freddo, soprattutto su un dente che prima non dava fastidio.
  • Dolore quando mastichi o una sensazione fastidiosa ogni volta che chiudi i denti.
  • Scheggiature visibili o superficie ruvida passando la lingua sul dente.
  • Cambiamenti di colore dell’otturazione, che può scurirsi o assumere un aspetto opaco.
  • Spazi che si formano tra dente e otturazione, dove può infilarsi cibo o placca.
  • Alito cattivo persistente o sapore sgradevole, segno che l’otturazione potrebbe non essere più sigillata bene.

Se noti anche uno solo di questi segnali, è una buona idea fare un controllo dal dentista. In molti casi, intervenire per tempo permette di evitare problemi più gravi, come carie profonde o fratture del dente.

Cosa succede se si rimanda troppo la sostituzione

Rimandare troppo la sostituzione di un’otturazione rovinata può sembrare innocuo, soprattutto se non c’è dolore.

In realtà, però, sotto un’otturazione consumata può svilupparsi una nuova carie, spesso invisibile a occhio nudo.

Se il problema non viene intercettato in tempo, la carie può estendersi in profondità e arrivare fino alla polpa del dente, rendendo necessario un trattamento canalare (devitalizzazione) o, nei casi peggiori, l’estrazione del dente.

Inoltre, se l’otturazione si rompe o si stacca del tutto, il dente resta esposto a traumi e può fratturarsi durante la masticazione, soprattutto se è già stato indebolito da lavori precedenti.

Ecco perché è importante non aspettare che compaia il dolore, ma fare controlli regolari. A volte basta una piccola sostituzione per evitare interventi molto più complessi e costosi in futuro.

Otturazione dentale saltata o danneggiata: cosa fare subito

Se ti accorgi che un’otturazione si è staccata o si è danneggiata, la prima cosa da fare è restare calmi e contattare il dentista il prima possibile. Anche se non provi dolore, il dente è più esposto a carie, infezioni o fratture, quindi è importante non rimandare.

Nel frattempo:

  • evita di masticare su quel lato della bocca, per non peggiorare la situazione.
  • Mantieni una buona igiene, spazzolando delicatamente la zona interessata per evitare accumuli di placca.
  • Fai attenzione a cibi duri, appiccicosi o molto caldi/freddi, che possono causare fastidio o ulteriori danni.
  • Se c’è sensibilità o dolore, puoi assumere un analgesico da banco su consiglio del farmacista, in attesa della visita.

Una visita tempestiva permette di valutare se è sufficiente rifare l’otturazione o se sono necessari altri trattamenti. Prima si interviene, più è probabile risolvere il problema in modo semplice e veloce.

Come si sostituisce un’otturazione?

La sostituzione di un’otturazione è un intervento semplice e veloce, che nella maggior parte dei casi si esegue in un’unica seduta:

  • il dentista inizia rimuovendo la vecchia otturazione, facendo attenzione a eliminare eventuali residui di carie o zone danneggiate del dente.
  • Una volta pulita la cavità, si procede con la nuova otturazione: si sceglie il materiale più adatto (composito, ceramica o altro), si prepara il dente e si applica il nuovo riempimento, modellandolo con precisione per ripristinare la forma e la funzione del dente.
  • Infine, l’otturazione viene lucidata e controllata per assicurarsi che combaci perfettamente con gli altri denti.

L’anestesia locale viene usata solo se necessario e il fastidio è minimo. Dopo l’intervento potresti avvertire una leggera sensibilità, che tende a sparire nel giro di pochi giorni.

Come far durare più a lungo l’otturazione dentale: consigli pratici

Una buona otturazione può durare molti anni, ma tutto dipende da come la curi nella vita di tutti i giorni. Ecco alcuni consigli semplici per allungarne la durata:

  • spazzola i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro e usa il filo interdentale per rimuovere la placca tra un dente e l’altro. L’igiene orale è la base della prevenzione!
  • Evita di mordere cibi troppo duri che possono scheggiare l’otturazione, soprattutto se è in composito.
  • Riduci zuccheri e bevande acide, che possono favorire la carie e l’usura dei materiali.
  • Fai attenzione al bruxismo: se stringi o digrigni i denti, chiedi al dentista se è utile un bite notturno.
  • Non saltare i controlli periodici: anche se non hai fastidi, una visita ogni 6-12 mesi permette di monitorare l’integrità dell’otturazione ed evitare sorprese.

Con pochi accorgimenti quotidiani puoi proteggere il tuo dente e far durare più a lungo il lavoro fatto, mantenendo il sorriso sano e funzionale nel tempo.

Domande frequenti

Le otturazioni in amalgama sono ancora sicure o vanno sostituite?

Le otturazioni in amalgama (quelle di colore grigio scuro) sono state usate per molti anni ma a partire dal 2025 non sono più ammesse in UE. Oggi si preferiscono materiali più estetici e biocompatibili, come il composito. Se l’amalgama è vecchia, danneggiata o si desidera un risultato più naturale, puoi valutare la sostituzione con il dentista.

È normale sentire fastidio dopo aver rifatto un’otturazione?

Sì, può capitare di avvertire una lieve sensibilità al caldo, al freddo o alla masticazione nei giorni successivi. Di solito è temporanea e scompare spontaneamente. Se il fastidio persiste per più di una settimana o aumenta, è consigliabile fare un controllo.

Un’otturazione può staccarsi da sola senza accorgersene?

Sì, soprattutto se è molto vecchia, usurata o se il dente è stato sottoposto a forti pressioni. A volte ci si accorge solo quando si sente un piccolo vuoto, si prova sensibilità o si nota che si accumula facilmente cibo in quella zona.

Le otturazioni possono causare alito cattivo?

Solo se sono infiltrate, rotte o non più aderenti al dente. In questi casi, possono trattenere residui di cibo e batteri, favorendo l’alito cattivo. Un controllo regolare permette di accorgersene per tempo e risolvere il problema in modo semplice.

Conclusioni

Un’otturazione dentale non è un semplice riempimento ma un restauro che ha lo scopo di ripristinare la funzionalità, la morfologia e anche l’estetica del dente danneggiato.

Come ogni struttura artificiale inserita all’interno del nostro organismo, anche le otturazioni sono soggette nel tempo a processi di usura, infiltrazione o alterazione, che possono comprometterne l’integrità.

Saper riconoscere i segnali giusti, capire le differenze tra le tipologie di materiali utilizzati (composito, ceramica, intarsio) e agire con tempestività, è fondamentale per prevenire conseguenze più serie come carie profonde, fratture o lesioni al canale radicolare.

Ogni caso è diverso: ci sono classi di otturazione più complesse, procedure più o meno estese a seconda della classe di danno, e variabili legate allo spazio disponibile, alla dentatura, all’estensione della lesione e al tipo di trauma subito.

Anche la rimozione e la sostituzione richiedono attenzione e competenza, per rispettare l’anatomia di base del dente e garantire un risultato stabile e duraturo.

Nel corso di una visita, il dentista può valutare se l’otturazione è ancora funzionale o se è il caso di intervenire. Spesso, una piccola correzione fatta al momento giusto può evitare problemi futuri e preservare la salute complessiva del sorriso.

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